*Lavazza non è affiliata a, né promossa o sponsorizzata da Nespresso.
**Nescafè®, Dolce Gusto® e Melody I sono marchi di terzi senza alcun collegamento con Luigi Lavazza S.p.A.
*Lavazza non è affiliata a, né promossa o sponsorizzata da Nespresso.
**Nescafè®, Dolce Gusto® e Melody I sono marchi di terzi senza alcun collegamento con Luigi Lavazza S.p.A.
*Lavazza non è affiliata a, né promossa o sponsorizzata da Nespresso.
**Nescafè®, Dolce Gusto® e Melody I sono marchi di terzi senza alcun collegamento con Luigi Lavazza S.p.A.
*Lavazza non è affiliata a, né promossa o sponsorizzata da Nespresso.
**Nescafè®, Dolce Gusto® e Melody I sono marchi di terzi senza alcun collegamento con Luigi Lavazza S.p.A.
*Lavazza non è affiliata a, né promossa o sponsorizzata da Nespresso.
**Nescafè®, Dolce Gusto® e Melody I sono marchi di terzi senza alcun collegamento con Luigi Lavazza S.p.A.
*Lavazza non è affiliata a, né promossa o sponsorizzata da Nespresso.
**Nescafè®, Dolce Gusto® e Melody I sono marchi di terzi senza alcun collegamento con Luigi Lavazza S.p.A.
Il caffè ha uno status di venerazione in Italia: il suo consumo non è semplicemente una routine ma una tradizione amata profondamente radicata nella cultura del paese. La cultura italiana del caffè è rinomata in tutto il mondo per la sua ricca storia, i sapori distintivi e la vasta gamma di bevande al caffè. Dall’iconico espresso allo schiumoso cappuccino, il caffè all’italiana delizia sia la gente del posto che i visitatori con i suoi sapori audaci e la qualità senza pari.
La storia del tradizionale caffè italiano risale al XVI secolo e le sue radici si intrecciano con l’emergere delle caffetterie in Medio Oriente durante l’Impero Ottomano. Il caffè in Italia fu introdotto dal botanico e medico veneziano Prospero Alpini, il quale si imbatté durante le sue spedizioni in Egitto. Le caffetterie in Italia divennero rapidamente popolari, fungendo da centri per intellettuali e artisti. Accolto inizialmente con scetticismo, il caffè gradualmente guadagnò popolarità, fino a diventare parte integrante della vita quotidiana degli italiani.
Fondato nel 1720 e situato nella splendida e iconica piazza San Marco, il Caffè Florian è la più antica caffetteria in attività al mondo. Molti dei più importanti personaggi e artisti internazionali del passato, da Johann Wolfgang von Goethe a Lord Byron e Giacomo Casanova, vi sostavano abitualmente per un caffè, condividendo conversazioni intellettuali. Ospitando persone di ogni classe, il Caffè Florian avrebbe costituito un precedente per il ruolo sociale che un locale del genere era in grado di svolgere.
Nel 1884, l’iconica macchina per caffè espresso italiana fu brevettata da Angelo Moriondo, rivoluzionando il modo in cui veniva preparato e consumato il caffè. Questa preparazione, che utilizzava una combinazione di vapore e acqua bollente per preparare il caffè, aprì la strada alla diffusa popolarità dell’espresso italiano, che divenne rapidamente sinonimo della cultura italiana del caffè.
Facile da preparare e ottimo per il risveglio, l’espresso divenne rapidamente un simbolo di inizio secolo, insieme al treno veloce con cui condivideva il nome. Le macchine per caffè espresso divennero popolari nei cosidetti “american bar”, dove i clienti potevano stare al bancone anziché sedersi al tavolo. Il primo ad essere aperto in Italia fu il Caffè Maranesi, a Firenze e conosciuto anche come Caffè dei Ritti, in riferimento alle "persone in piedi" che venivano ospitate all'interno.
Ancora oggi, molte famiglie italiane possiedono una moka, accessorio da cucina in grado di fare un ottimo caffè tra le mura di casa!
Durante la Seconda guerra mondiale, il caffè sostanzialmente scomparve, a seguito dell’embargo imposto dalla Società delle Nazioni all’Italia fascista, e venne sostituito da surrogati, come l’orzo. La prima idea dell’espresso all’italiana così come lo conosciamo oggi si può far risalire alla città di Torino; da quel modello molti trassero ispirazione dando vita a modifiche e creando le proprie versioni originali, come fece il barista Achille Gaggia nel 1948, nell’immediato dopoguerra. Gaggia introdusse una nuova estrazione a pressione dei preziosi chicchi, una tecnica che si rivelò importante anche per la successiva storia del caffè italiano, in quanto permetteva di ottenere una bevanda ancora più concentrata e aromatica, con la caratteristica crema in superficie.
Dopo l’invenzione di Achille Gaggia, molte nuove macchine da caffè professionali sarebbero state concepite negli anni Cinquanta, quando le grandi aziende iniziarono a produrre e rendere disponibili modelli sempre più accessibili al grande pubblico.
Oggi l’Italia vanta una fiorente industria del caffè, con innumerevoli caffè e bar, che servono ai clienti una varietà di bevande preparate meticolosamente tutto il giorno e la notte.
I bar italiani offrono un ampio menù di bevande al caffè, soddisfacendo una varietà di gusti e preferenze. Potresti trovare diversi tipi di caffè italiano in diversi bar, a seconda del luogo in cui ti trovi, tuttavia, esiste una gamma originale di opzioni che rimane sempre presente in tutti i buoni bar italiani.
Sebbene l’espresso rimanga la pietra miliare della cultura italiana del caffè, ci sono numerose altre bevande da scoprire:
Il caffè occupa un posto speciale nella società italiana, è più di una semplice bevanda, è un rito sociale che favorisce la connessione e rafforza i legami sociali. La cultura italiana del caffè è caratterizzata dall’enfasi sulla qualità, con un impegno costante nel procurarsi i chicchi più pregiati e nella padronanza dell’arte della preparazione dell’espresso.
Per gli italiani il caffè non è semplicemente un mezzo per consumare caffeina ma una tradizione quotidiana che scandisce momenti di svago, conversazione e contemplazione. Che venga sorseggiato in un bar lungo la strada o gustato frettolosamente tra i professionisti in un bar movimentato, il caffè funge da forza unificante che trascende i confini sociali e promuove un senso di comunità.
Prezzo di listino: si tratta del prezzo di vendita normalmente applicato, al fine di fornire un prezzo di riferimento con cui confrontare il prezzo finale di vendita anche in assenza di sconti.
Prezzo Precedente (se presente): si tratta del prezzo più basso applicato al prodotto in vendita sul sito nei 30 giorni prima dell’inizio della promozione. Questo periodo potrebbe essere ridotto se il prodotto è disponibile sul mercato da meno di 30 giorni.