La prima volta di Tommaso Zoboli

È notte fonda, un giovane sta abbassando la saracinesca di un ristorante. È stanco, ma sul suo viso si legge un’aria serena e appagata. 

È così che entriamo nella vita di Tommaso Zoboli, protagonista de “La Prima Volta”, la docu-serie prodotta da Lavazza. 

Il suo passato, il suo presente, il suo futuro, le persone che lo circondano, sono la rappresentazione di un sogno che comincia a prendere forma: aprire il proprio ristorante a 25 anni.

25 anni e già alle spalle un’importante formazione tra i fornelli del Pascucci al Porticciolo di Fiumicino (RM) e un premio come Miglior Chef Under 30 d’Italia.

Innamorato della sua città, Modena, il 7 ottobre 2023 inaugura il ristorante Patrizia: rappresentazione della sua fervida fantasia in cui convivono arte, mondo, assaggi, viaggi e tradizione. Uno spazio immersivo in costante movimento e mutamento ai piedi della Ghirlandina, il campanile del Duomo di Modena.

La cucina per Tommaso è un’arte biologica, naturale, con la quale è impossibile non provare emozioni. Ma è anche tanta passione, studio e futuro. Il giovane chef modenese è infatti costantemente alla ricerca di sapori ed esperienze avanguardistiche che gli consentano di condividere la sua creatività e nutrire la sua curiosità attraverso l’apprendimento continuo di nuove tecniche e abilità.

Lavazza ha un ruolo fondamentale nella realizzazione del grande sogno di Tommaso, affiancandolo nelle scelte professionali attraverso gli incontri con alcuni professionisti e mentori come Davide Oldani, ideatore della “Cucina Pop”, guida, esempio e ispirazione creativa per il giovane chef.  Jannik Sinner, giovane campione del tennis italiano, che gli dà qualche consiglio su come portare avanti il percorso con disciplina e perseveranza, esattamente come fa un atleta ai massimi livelli. E infine, uno dei maestri più autorevoli della cucina internazionale: Ferran Adrià, guru dell’alta gastronomia, un prezioso supporto per Tommaso nello sviluppo e valorizzazione della creatività in ambito gastronomico, che lo istruisce in diversi aspetti da cui un giovane imprenditore / chef non può prescindere.

Patrizia prende il nome dalla mamma di Tommaso, la parte più irrazionale e sognatrice a cui il giovane chef ha deciso di dedicare la realizzazione del suo primo sogno.

Patrizia non è un comune ristorante ma uno spazio creativo che si adatta ai pensieri e ai piatti come la messa in scena di uno spettacolo davanti ai suoi commensali attorno ad un bancone disposto a ferro di cavallo. Entrare da Patrizia significa immergersi completamente in un’esperienza unica che inizia dall’ingresso e prende forma nel mutamento delle stagioni, assaporando una cucina libera da ogni limite che esprime tutto ciò che lo chef vuole comunicare. Un’esperienza divertente, informale e riservata allo stesso tempo che ha come obiettivo quello di creare un bel ricordo.

Anche il caffè ha un ruolo da protagonista in Patrizia, sarà parte integrante dell’intera esperienza gastronomica e non solo un momento per concludere la cena.  Lavazza accompagna Tommaso nella ricerca sensoriale del caffè perfetto per il suo menù al Lavazza Training Center di Torino.