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Se sei un bevitore di caffè abituato ad acquistarlo in grani confezionati, potresti aver notato un’etichetta posta a indicare la loro intensità. È inoltre probabile che termini simili ti siano già stati menzionati dai baristi, oppure da altri appassionati di questa bevanda.
Che cos’è quindi l’intensità del caffè? Di seguito ti presentiamo una guida completa alla comprensione di ciò che significa intensità del caffè, per consentirti di acquistare i tuoi grani in modo più informato.
La parola “intensità” è un termine di uso comune utilizzato da molti per descrivere le caratteristiche generali di una miscela di caffè, con cui si classifica quanto intenso e ricco sia il gusto di questa bevanda. Di solito, l’intensità viene anche seguita da una definizione del “corpo” della miscela. Dunque, cos’è l’intensità del caffè? Può essere difficile da capire, ma il miglior modo per approfondire al meglio questo concetto è assaporare il gusto e confrontare ciascuna diversa intensità.
In parole semplici, il “corpo” denota come l’estratto di caffè viene “percepito” dal senso tattile umano. Puoi misurarlo dal modo in cui senti la consistenza del liquido sulla tua lingua: il cioccolato caldo, ad esempio, ha un gusto corposo, l’olio è caratterizzato da un corpo medio e l’acqua non ne ha nessuno.
Dall’altro lato, il significato di intensità dell’espresso rientra di più nell’ambito del giudizio che dai al profumo del caffè. Puoi valutare l’intensità avvicinando un caffè appena preparato al tuo naso per poi concentrarti sulla sensazione all’olfatto che percepisci.
L’intensità del caffè è una delle qualità più difficili da determinare, rendendone la classificazione impegnativa anche per gli esperti: l’elemento soggettivo nel gusto delle persone può infatti incidere fortemente sul loro giudizio. D’altro canto, i torrefattori devono valutare l’intensità prima di consegnare il prodotto finale al cliente e anche la loro decisione può non essere oggettiva: quando acquisti i tuoi grani basandoti su questa scala, tienilo a mente!
L’intensità della miscela dipende da vari fattori, come il rapporto esistente in una miscela tra i chicchi di Arabica e Robusta. Quando prevale la quantità di Robusta, l’intensità è più elevata; l’Arabica, al contrario, si distingue per una maggiore dolcezza e toni più delicati.
Anche la tostatura svolge un ruolo da protagonista nella classificazione dell’intensità: quanto è più scura la tostatura, tanto più è intenso il gusto e il sapore del caffè. Un altro importante elemento che entra in gioco è l’origine geografica dei chicchi di caffè. Per esempio, mentre il Vietnam è principalmente noto per l’esportazione di chicchi di Robusta, associati a un gusto amaro, l’Etiopia è conosciuta soprattutto per esportare grani di Arabica e la Colombia è famosa per la produzione di caffè caratterizzato da note fruttate e aromatiche.
Per aiutare nel compito di determinare l’intensità del caffè in modo oggettivo, gli esperti si avvalgono spesso di una scala per la misurazione dell’aroma e del corpo costituita da numeri che vanno dall’uno al dieci. Se con uno ci si riferisce a caffè dall’aroma tenue e un corpo quasi assente, dieci indica una bevanda dal corpo consistente e l’aroma deciso.
In generale, le miscele la cui intensità è compresa tra uno e quattro hanno un corpo leggero e sono perfette per i consumatori che amano l’aroma delicato del caffè appena preparato. I valori di intensità tra il cinque e il sette, invece, corrispondono a grani dal corpo equilibrato con un sapore che tende a essere più generoso. Con i numeri più alti, ovvero otto, nove e dieci, ci si riferisce a chicchi con un corpo consistente che, appena estratti, offrono al caffè un ricco aroma.
Sebbene questa scala sia stata creata per semplificare ai torrefattori l’operazione di giudicare l’intensità del caffè, i consumatori non devono fidarsene ciecamente: come sottolineato in precedenza, infatti, il gusto personale svolge un ruolo fondamentale nella valutazione. Il tuo palato può essere molto diverso da quello del torrefattore e il gusto finale può essere influenzato da numerosi fattori di diversa natura. L’aroma di un caffè con intensità cinque potrebbe sembrarti ricco e intenso; dopo tutto, l’olfatto e il gusto sono sensi personali che ti permettono di usufruire di un’esperienza di caffè unica.
Dopo aver scoperto l’importanza del fattore soggettivo nella classificazione dell’intensità, potresti avere la curiosità di approfondirla in autonomia, il che costituisce senza dubbio il miglior modo per capire le caratteristiche dei diversi chicchi. Se vuoi intraprendere il percorso per diventare un esperto in materia, il processo inteso a fornire un giudizio oggettivo ha inizio con vari tentativi ed errori.
Una buona idea è quella di cambiare frequentemente i grani da valutare, esplorando varie opzioni e provando diverse miscele. Questo approccio ti consentirà di raffrontare più miscele differenti tra loro, offrendoti la possibilità di acquisire un’esperienza diretta in relazione a diverse tipologie di intensità. In tal modo affinerai la tua sensibilità per formulare in futuro giudizi in maniera più rapida.
Se vuoi degustare le caratteristiche del caffè in modo autonomo, inizia avvicinando una tazzina di caffè appena preparato sotto il tuo naso, quindi inalane delicatamente il contenuto. Cerca di cogliere l’aroma lentamente, senza andare subito alla ricerca delle note di gusto. Se stai bevendo caffè in grani e ne consumi regolarmente, il tuo giudizio potrebbe essere sviato dalla trama caramellata o agrumata della miscela, per cui prova a ignorare questi toni. Concentrati sul grado di intensità dell’aroma, in modo da poter esprimere un giudizio soggettivo.
Dopo aver esplorato il tuo senso dell’olfatto, è arrivato il momento di assaggiare il caffè: bevine un piccolo sorso e lascia che il liquido passi su ogni parte della tua lingua. Le prime volte che provi a effettuare questo test del gusto potresti non trovarlo semplice, ma non perdere la speranza! Nulla è impossibile, se c’è la volontà di sperimentare e di esplorare nuove direzioni.
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